TASI e legge di stabilità: stesse regole anche per il 2015

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Scongiurato il temuto innalzamento del tetto massimo per la prima casa al 6 per mille ma le detrazioni restano a discrezione dei Comuni rendendo possibili eventuali aumenti.

E' arrivato all'ultimo minuto, ma comunque è legge dello Stato, il tanto atteso emendamento che estende anche al 2015 gli attuali tetti massimi delle aliquote TASI.

Un pò di respiro quindi per i contrbuenti anche se  è tanta la delusione per la mancata introduzione della "local tax" che per lo meno avrebbe potuto sfoltire la giungla di aliquote e detrazioni creatasi nel 2014.

Il provvedimento è stato inserito nella legge di stabilità 2015, in vigore dal 1° gennaio, e si è reso necessario in quanto la precedente norma prevedeva per la prima casa la limitazione al 3,3 per mille ma solo per il 2014, cosa che per gli anni futuri avrebbe potuto scatenare una corsa agli aumenti da parte dei Comuni, sempre più penalizzati dai tagli al bilancio.

La modifica è contenuta nel comma 679 della legge di stabilità 2015 che recita cosi:

"679. All’articolo 1, comma 677, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) nel secondo periodo, dopo le parole: « Per il 2014 » sono inserite le seguenti: « e per il 2015 »;
b) nel terzo periodo, le parole: « Per lo stesso anno 2014 » sono sostituite dalle seguenti: « Per gli stessi anni 2014 e 2015 »."

Tradotto in termini più comprensibili significa che anche per il prossimo anno la TASI sarà calcolata seguendo le stesse regole previste per il 2014, ovvero con il tetto massimo del 2,5 per mille (più un eventuale 0,8 per mille) per quanto riguarda la prima casa mentre per gli altri immobili resta in vigore la regola secondo la quale la somma di IMU + TASI non può superare quanto previsto dalla legge sull'IMU per le varie tipologie di immobili (es: 10,6 per mille per le seconde case).

Confermata inoltre l'imposta anche per gli inquilini (dal 10 a 30%) a meno che il Comune non stabilisca per loro l'esenzione totale.

Resta sempre l'incognita delle detrazioni TASI sulla prima casa che restano a totale discrezione delle amministrazioni comunali e che quindi potrebbero essere ridotte o addirittura azzerate completamente, con un conseguente aggravio per il contribuente.

Da notare inoltre che anche nei Comuni più virtuosi, dove la TASI era stata praticamente azzerata o ridotta al minimo, potrebbero sempre verificarsi degli aumenti delle aliquote, soprattutto se le entrate non riusciranno a compensare i tagli ai fondi statali.

E proprio per l'estrema variabilità delle detrazioni non è difficile capire come anche nel 2015, soprattutto per le abitazioni più modeste, la TASI potrebbe pesare addirittura più dell'IMU.

Decisamente diverso sarebbe stato il quadro complessivo se fosse passata la famosa "local tax", cosa che sembra ormai decisamente improbabile per il nuovo anno, dove almeno erano previste delle detrazioni fisse per legge in grado di ridurre o azzerare l'imposta per le abitazioni aventi una rendita catastale bassa.

 

Pubblicato da: Redazione

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